Australia: tra comunità hippy e templi

Aggiornamenti sul mio viaggio. Prima di tutto, vorrei premettere che sono partita cercando tutt’altro in Australia. In realtà, sono partita senza aspettarmi niente da questo paese. C’era la mia amica Yvonne e questo mi bastava: una buona scusa per andare dall’altra parte del mondo e passare a visitare pure la mia amica Ruby. E invece l’Australia mi sta aprendo a delle esperienze personali e spirituali che mai avrei pensato di trovare qua.

Kirtan in Australia

Kirtan in Australia

Da Sydney a Byron Bay

Ero rimasta alla meravigliosa esperienza allo Swami Retreat Center, vicino a Sydney.

Swami Yoga Retreat Volunteers

Swami Yoga Retreat Volunteers

Già negli ultimi giorni là avevo iniziato a cercare comunità e comuni da poter visitare nel mio tragitto verso il nord (avevo un biglietto da Brisbane, sulla costa est, che poi è stato cancellato dalla compagnia aerea). Nonostante le mie ricerche e le mie domande, non avevo trovato prima di partire la mia destinazione ideale. Sono partita comunque, prendendo all’ultimo momento un passaggio da una ragazza che non conoscevo. Per la verità non mi ricordo neanche come siamo entrate in contatto. Abbiamo iniziato il cammino insieme e mi sono trovata in un tet-a-tet che era tutto il contrario dello spirito comunitario che stavo cercando. Per coincidenza – e per quanto sia stato difficile per me stare accanto a questa persona – ci siamo ritrovate a viaggiare per più lungo del previsto insieme. Così, ho avuto anche una piccola lezione su come accettare l’altro e se stessi per come siamo a volte: diversi!

Compagni di viaggio, esperienze di viaggio in solitaria

Compagni di viaggio

Ad ogni modo, dopo tre giorni le nostre strade si separano e io raggiungo un couchsurfer (se non sapete cosa è couchsurfing vi invito a controllare sul sito) vicino a Coffs Harbour. Avevo visto dal profilo che il posto dove viveva era simile a quello che cercavo: una comunità ecosostenibile spersa nel niente. Quello che non sapevo e che non mi sarei aspettata era di ritrovarmi in una delle comuni piu vecchie dell’Australia, stabilita negli anni ’70 in uno dei tanti parchi nazionali del paese. 1000 ettari per 150 persone, la maggior parte della generazione degli anni ’50, Australiani e stranieri. Dimenticavo di dire: accanto alla spiaggia. Lo spazio è ampio perciò ciascuno a tutto lo spazio di cui ha bisogno per stare in totale privacy ed essere liberi di girare nudi. La persona che mi ospita, un 60enne insegnante di yoga e tai chi, ha ben due autobus (si, autobus svuotati di sedili etc, uno per ospitare i volontari, uno come uno studio), due camper (uno il salotto e uno la camera da letto). Poi c’è una piccola struttura per il cesso compost, una per la doccia, una per la cucina (lunga e stretta) e una per la sala yoga.

Comunità sostenibile, Coffs Harbour, Australia

Comunità sostenibile, Coffs Harbour, Australia. La vista dalla sala di yoga!

 

La vita in comunità passa lenta e pacifica, tra la spiaggia, gli orti, i campi. Tutti si salutano, condividono due chiacchiere, ma poco piu. Ciascuno vive la sua giornata. A volte organizzano serate comunitarie, lezioni di salsa, di yoga, o tai chi.   

Byron Bay and The Rainbow Temple of Whatever

Dopo 4 giorni riparto verso nord. Mi aspetta Byron Bay, di cui ho sentito tanto. Patria degi hippy un tempo, oggi patria dei backpackers e dei surfisti. Non c’è che dire, è a suo modo gradevole. I surfisti non sono niente male, l’ostello dove alloggio dà sulla spiaggia, così mi alzo ogni mattina all’alba e vado a fare tai chi e yoga davanti all’oceano (quanto mi mancherà l’oceano, già lo so). La sera questa piccola cittadina di mare si anima di festa, di tutte le diverse culture ed etnie che si sono trasferite qua. C’è di tutto: gli hippy degli anni ’70 ormai attempati, nuove generazioni di stranieri venuti in cerca della vita comunitaria, artisti, musicisti, baristi, insegnanti di yoga. E’ come un microcosmo di talenti e menti aperte.

Byron Bay Main Beach

Byron Bay Main Beach

La sera mi ritrovo a parlare di vita comunitaria, di come sto cercando esempi di co-housing e permacultura. Un canadese, davanti alla sua birra, mi consiglia di andare al Rainbow Temple, il tempio arcobaleno. Incuriosita chiedo informazioni. Si trova ad una 50ina di km da Byron Bay ed è un tempio costruito attorno all’idea di comune e di condivisione. Il giorno dopo cerco un modo per raggiungerlo. Il tipo della reception mi convince a prendere parte ad un tour con un ragazzo brasiliani che ci porterà in una escursione notturna nella rain forest e nella caverna dei vermi fosforescenti. Da brava fessa mi faccio convincere. Il giorno stesso, alle 3, sono su un furgoncino di un buddista brasiliano che vive in una comune e che mi fornisce il numero di telefono del tipo del tempio arcobaleno. Il giorno dopo già ci sono: davanti ad una stupenda struttura di legno di sette piani nel mezzo al bosco. Cosa ve lo dico a fare…un’altra storia assurda! Un settantenne ex hippy che ha viaggiato il mondo e poi si è trasferito nel bel mezzo a niente con il suo figlio piu giovane ed ha iniziato a costruire un tempio 35 anni fa, grazie all’aiuto di tutti i viaggiatori, nomadi e vagabondi che passano di qua. Non ci sono pareti nel tempio, solo balconi affacciati sul fogliame degli ecaulipti attorno. Un posto di pace e di amore, pieno di sorprese e di animali selvatici! 

Viaggi Spirituali

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Che dire, grazie Australia! Nuova Zelanda, arrivo! 

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Un commento

  1. Non ho parole Isa, mi sembra stupendoquesto tuo viaggiare e tutto quello che stai incontrando.
    Di notte nella rain forest non è stato emozionante? E i vermi luminosi come sono?

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