Ultimo dell’Anno: Riti di Passaggio

Ultimo dell’Anno: c’è chi lo ama e chi lo odia. Un momento di passaggio, che alcuni si vivono come occasione per svagarsi, altri si fanno prendere dalla paura di perdersi qualcosa (cercando la festa migliore, la compagnia migliore, l’evento più epocale). Io personalmente ho iniziato ad apprezzare l’ultimo dell’anno da qualche anno, più esattamente da quando sono diventata insegnante di yoga e ho deciso di accettarmi per cosa sono, senza cercare di essere diversa solo per assomigliare di più agli altri: una persona piuttosto tranquilla, che non va matta per le feste, né per le folle, né per le conversazioni di circostanza. Ho iniziato a sperimentare rituali di passaggio per salutare l’anno che stava finendo ed accogliere quello che stava arrivando.

Vivere la ritualità dell’Ultimo dell’Anno

Da quando ho iniziato a festeggiare l’ultimo dell’anno a modo mio, ho iniziato veramente a godere di questo giorno, di cui tutto il mondo parla. Anzitutto, ho iniziato a festeggiarlo per quello che è: la fine di un ciclo secondo le convenzioni di oggigiorno, che tengono conto degli eventi astronomici che determinano l’alternarsi dei giorni, dei mesi e delle stagioni. Di fatto, preferirei probabilmente celebrare il solstizio d’inverno, il giorno con meno ore di sole di tutto l’anno (nel nostro emisfero).

Ad ogni modo, da quando ho iniziato a vivere l’ultimo dell’anno come momento di ritualità la mia vita è letteralmente cambiata.

Rituali per l’ultimo dell’Anno

Condivido con voi i miei momenti di ritualità per il passaggio verso il nuovo anno.

  1. Mi assicuro di avere almeno 1 ora di tempo da dedicare al rituale (meglio ancora se posso dedicare una mattinata o un pomeriggio intero
  2. Accendo qualche candelina e incenso e mi trovo un angolo di intimità in casa.
  3. Prendo il mio quaderno, lo tengo davanti a me, pronta per prendere appunti.
  4. Faccio un po’ di centratura e prendo qualche respiro profondo ascoltando il mio corpo e il momento presente
  5. Visualizzo l’anno che si sta concludendo: i momenti salienti (positivi o negativi che siano), le lezioni imparate, le sensazioni ed emozioni vissute.
  6. Appunto sul mio diario la LISTA DELLE LEZIONI IMPARATE (ad esempio: Ho imparato a non prendere le cose sul personale, ho imparato che la capacità di sentire dolore è equiparabile alla mia capacità di vivere la gioia).
  7. Appunto sul mio diario la LISTA DELLE LEZIONI NON IMPARATE MA CHE VOGLIO IMPARARE ovvero identifico le cose che mi hanno fatto soffrire di più, che mi hanno fatto sentire più a disagio e che ancora mi farebbero soffrire o essere a disagio se la medesima situazione si ripresentasse.
  8. Richiudo gli occhi, faccio qualche altro respiro profondo e visualizzo l’anno che sta per iniziare e cosa vorrei che fosse presente in questo nuovo anno.
  9. Appunto sul mio diario LE COSE CHE VORREI IMPARARE A FARE/PRATICARE, LE COSE A CUI VORREI DEDICARMI NELL’ANNO CHE VIENE
  10. Concludo rileggendo tutto, ringraziando per l’anno che è stato e per ciò che sarà

Ho pubblicato anche un video a riguardo su Youtube. Se sei curiosǝ scrivimi pure!

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *