Pranayama: il respiro come strumento

Le otto membra dello yoga: pranayama

Se vi siete avvicinati al mondo dello yoga avrete probabilmente sentito parlare del pranayama  (in sanscrito प्राणायाम prāṇāyāma). Prana in sanscrito significa energia, ma anche vento. Secondo quanto riportato da Patanjali in uno dei testi considerati fondamentali per la filosofia dello yoga (Yoga Sutra), il pranayama costituisce una delle otto membra dello yoga.

Controllare il respiro è quindi considerata una pratica essenziale al fine di poter raggiungere la meditazione e in seguito l’illuminazione. Se il concetto di illuminazione non vi convince e vi sembra troppo lontano dalla nostra società, la tecnica di controllare il respiro si  può rivelare molto utile anche nei giorni nostri. Provare per credere!

Il respiro diaframmatico

Anzitutto è essenziale impare ad ampliare il nostro respiro diaframmatico. Questo tipo di respirazione prende il nome dal diaframma, un muscolo che si muove spontaneamente mentre respiriamo. Potete assicurarvene mettendo una mano proprio sopra l’ombelico e respirando naturalmente. Una volta individuato il movimento, potete provare semplicemente ad ampliarlo. Vi accorgerete che muovere consapevolmente questo muscolo è molto facile (lo sanno bene i cantanti, per i quali il diaframma è uno strumento essenziale.

Una volta entrati in confidenza con il vostro respiro, potrete passare a tecniche di respirazione più impegnative come:

  • Kapalbhati
  • Anuloma Viloma
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